Tra i tipi di uomini più invivibili, fastidiosi, ansiogeni, ingestibili che conosco, ci sono “quelli che non vogliono capire”.

Quando conosciamo un ragazzo, un uomo, e vediamo in lui qualcosa, una piccola luce, un barlume della possibilità di avere una storia con lui, è lì che dobbiamo stare attente a conoscerlo, perché spesso (negli esemplari più furbi) alcuni uomini sanno fiutare quella piccola possibilità che abbiamo visto, e usarla contro di noi (perdonatemi il terrorismo psicologico).
Dobbiamo soprattutto imparare a non mostrare, a non esporre quella piccola volontà, prima di esserne sicure. Se la esponiamo, e poi ci rendiamo conto che lui non è quello giusto, o quello che va più vicino all’essere giusto, e se lui si accorge che abbiamo sbagliato, si sveglierà “l’uomo che non vuole capire”.
Questo particolare esemplare di maschio continuerà a ripeterci che la storia fra noi (Noi: donne che abbiamo sbagliato. Loro: uomini che non vogliono capire.) funzionerà.
E non solo funzionerà: saremo felici, tanto felici, per sempre!
Una cosa davvero impossibile.

Come riconoscere un “uomo che non vuole capire”?
L’uomo che non vuole capire alterna momenti di grande utopia (esempio: “saremo davvero, davvero felici insieme!”) ad accuse e recriminazioni con toni lagnosi (esempio: “eppure abbiamo parlato tanto di quanto, come e dove avremmo fatto l’amore!”). Tutto questo getta nella confusione più totale la maggior parte di noi. Molte, poi, finiscono col reagire male ai suddetti uomini.

Come ci si libera da un “uomo che non vuole capire”?
A questa domanda, forse, non c’è risposta.
Cercare di far scemare il rapporto nella bella amicizia che c’era prima è inutile perché, con grande probabilità, lui continuerà a lagnarsi per farci sentire in colpa, col risultato che a lungo andare anche solo sentirlo nominare ci farà venire l’ansia. E tutto questo perché lui non vuole capire che fra noi c’è stato solo un bacio (o notte di fuoco, che sia), e poi avete deciso che lui non sarebbe stata la nostra prossima storia, e anche noi forse non abbiamo il cuore (o il coraggio, che sia) di dirgli apertamente che lui non ci piace, e molto probabilmente non ci piacerà mai.

L’altra possibilità per liberarsene è tagliare i ponti, ma si sa, noi donne siamo piuttosto inclini a provare pietà, e finiremo per angosciarci anche senza sentirlo. È facile, infatti, preoccuparsi per un uomo del genere, perché non si sa mai cosa potrebbe combinare un uomo che si sente “sedotto e abbandonato”.

L’unica soluzione che vedo come possibile è prevenire. Ovvero, cercare di capire quanto prima se l’uomo che abbiamo puntato nasconde un lagnoso uomo che non vuole capire sotto quella sua smagliante coltre seducente.

Comment

THERE ARE 4 COMMENTS FOR THIS POST

  1. Milly On 8 maggio 2009 alle ore 08:29

    ...........OTTIO CHE URTO..!!
    ecco, ho espresso il mio parere su questo genere di uomini, che io amo definire "polipi da polpaccio" XD

      Anonimo On 8 maggio 2009 alle ore 08:34

    ma non solo sono "polipi da polpaccio", sono anche PESANTI! si attaccano alla gamba e non mollano per nessun motivo. e quando sembrano allentare la presa, appena ti rilassi anche con loro, tornano a stringere più forte.

    forse invece di "polipi" bisognerebbe chiamarli "meduse da polpaccio". l'effetto odioso è reso meglio, secondo me.
    Lu.

      CyberLuke On 10 giugno 2009 alle ore 11:56

    Ce ne sono, oh se ce ne sono.
    E se li descrivi così bene, mi viene da pensare che tu ne abbia fatto personalmente la conoscenza.
    Ma, e qui arriva il punto di vista "maschile" che io indegnamente rappresento: molto spesso, anche se non sempre, dietro a un uomo così c'è una donna che ha dispensato una certa serie di "messaggi" atti a un determinato scopo, detto volgarmente "tenerne un certo numero in caldo".
    Riconosco che non è sempre un atteggiamento consapevole, ma ti assicuro che lo fanno, oh se lo fanno. ;)

      Anonimo On 24 giugno 2009 alle ore 06:32

    @ CyberLuke: eh si, ho avuto modo di testare le capacità dell'uomo che non vuole capire. di solito non scrivo di cose che non conosco ^^. certo che lo facciamo. conosco il principio di azione/reazione. ma se come diamo segnali allo stesso modo li neghiamo, e Voi continuate imperterriti a cercare una cosa che abbiamo più volte negato, a chi è che è arrivato male il messaggio?
    Lu.

     

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